Achtung ! COBAS !!

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Achtung ! COBAS !!!

Per il prossimo 28 aprile 2015 sono state indette le elezioni per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione – CSPI. Al MIUR non si erano accorti che esiste “Sa die de sa Sardigna” e, quindi, in Sardegna il proconsole del Ministero Feliziani ha deciso che voteremo il 29 aprile 2015, anche se in tale giornata vi saranno moltissimi Istituti Scolastici nei quali sono, comunque, sospese le lezioni per decisione dei Consigli di Istituto (e chi se ne frega se migliaia di docenti sardi per votare debbano recarsi in scuole nelle quali non vi è lezione, posto che qualcuno pensi di farlo, magari i pendolari che si “fanno” centinaia di km per andare a lavorare nelle nostre scuole). INCREDIBILE!!!

Quindi dopo la faticosa, complessa e soprattutto impari campagna elettorale per le elezioni RSU, conclusasi poco più di un mese fa, dobbiamo cimentarci in una nuova “competizione” elettorale nella quale abbiamo presentato liste in tutte le componenti: ATA, Docenti di tutti gli ordini di scuola e Dirigenti Scolastici.

La campagna elettorale RSU è stata innanzitutto impari: perché “gareggiavamo” con i sindacati monopolisti, che hanno migliaia di mestieranti che per vivere fanno i sindacalisti di professione, che detengono il monopolio della contrattazione e dei diritti sindacali mentre i COBAS, come sapete, sono formati da docenti ed Ata che difendono la scuola pubblica ed i suoi protagonisti continuando a lavorare quotidianamente negli istituti scolastici, senza distacchi, sulla base della militanza e del più puro volontariato: e per questo sono stati “puniti” dai sindacati statalizzati e dai governi complici con la sottrazione dei diritti di contrattazione, di organizzazione nei posti di lavoro e persino di libera assemblea, diritto che era dei lavoratori/trici ma che negli ultimi anni è stato completamente requisito dai sindacati monopolisti.

Cosicché abbiamo dovuto fare campagna elettorale senza poter entrare nelle scuole a fare assemblee, per cercare nuovi candidati/e ad elezioni che dovrebbero servire soltanto ad individuare i rappresentanti RSU di istituto ma che vengono usate, in maniera antidemocratica e giuridicamente assurda, per decidere quali sindacati siano titolari di tutti i diritti sindacali e democratici nella scuola.

Malgrado tutto ciò, però, più di 3000 docenti ed Ata si sono presentati con noi (o ri-presentati, alcuni/e per la quinta volta), consentendoci di formare liste in un migliaio di scuole in 67 province.

E in tali scuole abbiamo raggiunto una media di voti del 21%, collocandoci al terzo posto nazionale dopo Cgil e Cisl ed eleggendo 630 RSU, con circa 19 mila voti.

Ma per i motivi antidemocratici suddetti, in tutte le altre scuole ove non abbiamo potuto presentare candidati/e, chi voleva votare per i COBAS non lo ha potuto fare, non permettendoci di raggiungere la soglia globale per avere la rappresentanza nazionale, e con essa il diritto a partecipare alle trattative e ad effettuare liberamente assemblee nelle scuole.

Nelle scuole della Sardegna (esclusivamente con la pura militanza) siamo riusciti a presentare 146 liste COBAS ed il risultato elettorale definitivo (conteggiato sui votanti di tutti i 314 Istituti della Sardegna con e senza lista COBAS) è stato eccezionale perché i COBAS Scuola hanno ottenuto una media regionale assoluta di voti del 12,5%. I COBAS Scuola Sardegna hanno anche 1.000 (diconsi MILLE) iscritte/i e, quindi sono più che rappresentativi delle/dei lavoratrici/tori della scuola Sarda perché hanno oltre il doppio della media del 5% tra voti ed iscritti che la “Legge Bassanini” prevede per ottenere la rappresentatività sindacale. Tutto ciò però non ha alcun valore (secondo lor signori e signore) perché tale media deve esistere sull’intero territorio italiano.

A titolo di paragone si tenga presente che negli Istituti Scolastici della Sardegna, ad esempio, lo SNALS ha ottenuto poco più del 5% regionale, la GILDA 300 voti meno dei COBAS e queste Organizzazioni, però, hanno tutti i diritti mentre noi non ne abbiamo NESSUNO!!!

Ora, però, grazie ad un imprevisto intervento del Consiglio di Stato ci viene offerta una occasione molto importante di dimostrare il grado di effettivo consenso che i nostri temi e obiettivi riscuotono tra i lavoratori/trici dell’istruzione perché tale Organo Giurisdizionale ha imposto al MIUR di ripristinare l’elezione diretta del Consiglio Superiore della Pubblica istruzione, un organo che (con il nome di Consiglio Nazionale della PI) ha avuto fino alla metà degli anni ’90 un ruolo rilevante nel definire gli orientamenti – pur come organo consultivo – della scuola pubblica, pronunciandosi sui provvedimenti più importanti, ministeriali e governativi, che la riguardavano. Esso era formato da rappresentanti di tutte le componenti della scuola e le elezioni avevano come obiettivo sia la scelta dei docenti, Ata e presidi che ne dovevano far parte, sia la misura della rappresentatività nazionale dei vari sindacati, con i relativi diritti assegnati a chi superava il 5% di voti.

Nelle imminenti elezioni, che, come abbiamo accennato, si svolgeranno il 28 aprile (il 29 aprile in Sardegna), la connessione tra la percentuale raggiunta dai sindacati e la loro rappresentatività non ci sarà nell’immediato, perché ora essa è stata determinata dalle elezioni RSU ma per noi COBAS superare il 5% nazionale significherà la dimostrazione inconfutabile del nostro peso e ruolo nella categoria e ci consentirà di aprire un contenzioso sindacale e giuridico per ottenere finalmente la restituzione dei diritti sindacali fondamentali.

Pensavamo, quindi, di poter finalmente svolgere una campagna elettorale non diciamo ad armi pari ma quantomeno con le stesse opportunità di presentare il nostro programma al numero più ampio di colleghe/i possibile.
A tale riguardo l’O.M. n° 7/2015 prevede, all’art. 29 che da parte delle organizzazioni presentatrici di liste al CSPI sia possibile distribuire nei locali delle scuole scritti relativi ai programmi, affiggere materiali di propaganda e lo svolgimento di riunioni sia fuori dell’orario di servizio e di lezione che nelle ultime due ore dell’orario di lezione o di servizio.

Abbiamo, quindi, preventivato di svolgere una ventina di riunioni in tutta la Sardegna (con grande difficoltà visto che praticamente tutte/i le/i COBAS vanno a lavorare e quindi usufruendo di una aspettativa non retribuita per due settimane, permessi personali, giorni di ferie, colleghe/i pensionate/i e giorni liberi da parte di coloro che hanno fornito la loro disponibilità ad “animare” tali riunioni), cercando di svolgerle accentrate per territori limitrofi e convocando le stesse sia alle ore 11.30 che alle 14.30 per le scuole con orario a tempo pieno e prolungato.

Le prime riunioni (tutte alle 11.30 ed alle 14.30) erano previste per lunedì 13 aprile per le scuole/istituti di Cagliari e distretti limitrofi, martedì 14 aprile per San Gavino e territori viciniori e mercoledì 15 aprile per Carbonia e territori viciniori.

Diverse/i Dirigenti Scolastici hanno immediatamente autorizzato l’effettuazione di tali riunioni comunicando la relativa circolare al personale docente ed ATA per l’adesione mentre altre/i Dirigenti (tante/i, troppe/i) hanno “letto” tra le righe dell’Ordinanza Ministeriale, in particolare nel comma 4 del citato art. 29, che tali riunioni sarebbero previste solo per singole scuole e non potrebbero tenersi territorialmente.

Certo l’Ordinanza Ministeriale è scritta con i piedi, e non con la testa, prova ne sia che per la presentazione delle liste fino a pochi giorni dalla scadenza non si sapeva ancora esattamente come dovevano essere presentate le stesse. Vi sono state diverse note di chiarimento del MIUR (che non hanno chiarito ma hanno modificato l’Ordinanza) con le quali, ad esempio, è stato modificato il numero dei candidati per ciascuna lista, è stato chiarito che i Dirigenti Scolastici (secondo l’O.M. non sarebbero stati candidabili perché componenti di diritto della commissione elettorale d’istituto), dovevano, ove candidati, cedere il loro posto nella Commissione Elettorale (ma non è stata modificata l’Ordinanza è stata fatta una “nota” che non ha alcun valore normativo), è stato previsto, sempre con una nota, che i Dirigenti Scolastici debbano votare in scuole decentrate per territorio perché (l’O.M. non lo prevedeva) non potevano, ovviamente, votare singolarmente nelle loro scuole in ragione della violazione della segretezza del voto e così via, l’elenco potrebbe essere di alcune pagine.

Ciononostante tante/i solerti Dirigenti Scolastici hanno individuato il “punto” preciso nel quale si potrebbe interpretare che le RIUNIONI debbano essere svolte SCUOLA per SCUOLA e NON per TERRITORI ed hanno richiesto al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna una presa di posizione urgente al fine di impedire a noi COBAS di poter democraticamente svolgere riunioni con il maggior numero di elettrici/tori possibili e, per una volta, consentire di confrontarci con le colleghe ed i colleghi in orario di servizio e presentare il nostro programma per le elezioni del CSPI, nel quale portiamo avanti la nostra battaglia per la Scuola Pubblica, contro la demenziale cosiddetta “Buona Scuola” renziana, per la nomina in ruolo di tutte/i le/i precarie e precari che ne hanno diritto, per migliorare le condizioni di lavoro e salariali di docenti e ATA e combattere contro il quizzificio dell’INVALSI che è uno dei perni della scuola del cosiddetto “merito”.

Certamente l’Ordinanza, come detto, è stata scritta (magari volutamente) in modo così scriteriato perché al MIUR le elezioni non le volevano svolgere e sono state esclusivamente imposte dal Consiglio di Stato e, quindi, come altre parti anche il punto relativo al diritto di riunione può essere interpretato in vari modi.

Pensate che a tutt’oggi la Commissione Elettorale Centrale del MIUR per le elezioni del CSPI non ha ancora concluso di verificare la regolarità di tante liste (le nostre sono, invece, tutte regolarmente ed ineccepibilmente presentate ed in regola) e, quindi a poco più di due settimane dalle elezioni non si conosce ancora il quadro completo delle liste regolarizzate o meno e che dovranno competere alle elezioni del CSPI.

Pensavamo, quindi, che almeno nelle elezioni del CSPI sarebbe stato consentito alle Organizzazioni presentatrici di lista, alle/ai loro rappresentanti, ed alle/ai candidate/i di poter “parlare” con i propri elettori ed elettrici.
Tutto ciò è possibile (e con grande difficoltà) solo con riunioni organizzate territorialmente e non certamente con riunioni “scuola per scuola” che non possono pianificare neanche le “grandi” organizzazioni sindacali.

Ma questa pare che sia pura SOSTANZA (ed aggiungiamo minimo approccio DEMOCRATICO) mentre la becera FORMA prevede interpretazioni più restrittive.
Vorremmo capire, infatti, che problema hanno, si ribadisce, tante/i, troppe/i Dirigenti Scolastiche/i, nell’autorizzare l’effettuazione delle democratiche riunioni convocate da noi COBAS territorialmente?
Si noti che tante/i altre/i Dirigenti Scolastici avevano autorizzato le stesse riunioni senza alcun problema perché pensavano che fosse naturale svolgere riunioni territoriali.

D’altra parte le assemblee sindacali ordinarie si svolgono per singola scuola, per scuole limitrofe, per distretto, per provincia senza alcuna limitazione e, quindi, perché in questo caso dovrebbero essere organizzate solo SCUOLA per SCUOLA? Cosa cambia?

Forse si vuol solo fornire un’apparenza di democrazia a queste elezioni che, invece, pare di capire seguono lo stesso cliché antidemocratico di sempre.
Le liste sono NAZIONALI, le/i candidate/i sono NAZIONALI ma le RIUNIONI Elettorali, secondo i nostrani legulei dovrebbero essere svolte solo nelle singole scuole ed esclusivamente con il corpo elettorale di quelle singole scuole. Ma per quale ragione?

Ricordiamo che in Italia vi sono 8.500 Istituti Scolastici autonomi (perché se parliamo di “scuole” siamo oltre le 40.000) e, quindi, anche volendo svolgere una riunione per Istituto nelle prossime due settimane di campagna elettorale le/i candidate/i potrebbero “coprire” (ove fossero liberi dal lavoro), 10/12 riunioni elettorali in altrettante “scuole” con lo specifico e immodificabile “corpo elettorale” di quella singola scuola. Ciascuno potrebbe parlare, quindi, con una percentuale RIDICOLA di colleghe e colleghi elettrici ed elettori.

Si è accennato che tante/i Dirigenti Scolastici stavano autorizzando la partecipazione alle riunioni territoriali indette dai COBAS a Cagliari e nella provincia (ed altre erano in cantiere in tutta la Sardegna), e tale situazione deve aver urtato la suscettibilità di “potentati” che pare abbiano un’idiosincrasia per e con i COBAS e, quindi, hanno richiesto l’intervento risolutore del proconsole del MIUR in Sardegna, nella persona del Direttore Scolastico Regionale Francesco Feliziani.

Il “nostro” ha PRONTAMENTE risposto all’accorato ed urgente appello (non sia mai detto che i COBAS riescano a parlare a numeri considerevoli di Docenti ed ATA in orario di servizio, il danno potrebbe essere irreversibile!!!), ed ha emesso una nota indirizzata a tutte/i le/i Dirigenti Scolastici della Sardegna, a noi COBAS e per conoscenza al MIUR, alle altre OO.SS. della scuola ed agli Uffici Scolastici Territoriali di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari.

Alleghiamo integralmente la nota dell’USR Sardegna trasmessa per posta elettronica alle ore 14.00 di oggi, 9 aprile 2015, alla posta elettronica dei COBAS Scuola Nazionali (forse non sapevano come trovarci in loco).

MIUR.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE (U) .0003774 .09-04-2015
Ai Dirigenti scolastici della Regione Sardegna
All’Associazione COBAS Scuola Sardegna
E p.c. al MIUR – Direzione Generale Ordinamenti
alle OO.SS. Comparto scuola e Dirigenza Scolastica – Sardegna
Agli UfficiAmbiti Territoriali Sardegna

Oggetto: Elezioni C.S.P.I. – Assemblee – precisazioni.

In occasione delle elejoni del C.S.P.I., previste in Sardegna per il 29 aprile 2015, ai sensi dell’art. 29 dell’O. M. n° 7/2015 èpreisto che sipossano, da parte dei soggetti legittimati, svolgere “riunioni in detti edifici scolasticifuori dall’orario di servizio e di lezione”, nonché, “riunioni nelle scuole nelle ultime due ore di lezione o di servizio”.
Dunque la norma eccejonalmente consente riunioni in orario di servijo a soggetti sindacali non legittimati dal contratto nazionale ma partecipanti alle elejoni C.S.P.I. (Es. COBAS).
Tuttavia l’art 29 al suo comma 4 continua dicendo: “Le riunioni per propaganda elettorale sono riservate al corpo elettorale appartenente alle scuole ove la riunione si svolge…”
Sembra perciò che non sia possibile indire assemblee territoriali (come quella indetta dall’Associazione COBAS presso il magistrale “D’Arborea” di Cagliari per tutte le scuole di Cagliari e distretti viciniori – comunicazione che si allega) aperte alla partecipazione del corpo elettorale di altre scuole, ma riunioni scuola per scuola valide per il corpo elettorale di quella specifica scuola ove la riunione si svolge.
Questa Direzione ha provveduto a richiedere conferma di tale orientamento alla competente Direzione Generale del MIUR. Nelle more della risposta, visti i tempi estremamente ristretti, al fine di garantire una uniforme interpretazione delle vigenti disposizioni, si chiede ai Dirigenti Scolastici in indirizzo di attenersi a tale interpretazione. Sarà cura di questa Direjone comunicare eventuale posijone difforme al riguardo da parte del MIUR.
Il solerte dott. Feliziani, ha quindi richiesto un parere al MIUR, il Ministero non ha risposto e, quindi, il Dirigenet dell’USR Sardegna si è assunto la responsabilità di affermare chesembra che non sia possibile indire assemblee territoriali (come quella indetta dall’Associazione COBAS presso il magistrale D’Arborea di Cagliari per tutte le scuole di Cagliari e distretti viciniori… e conseguentemente ORDINARE alle/ai Dirigenti Scolastici della Sardegna (ha scritto “chiede” ma nel linguaggio burocratico è equivalente) di attenersi a tale interpretazione, scritto, per dare più forza a quanto indicato, in grassetto e sottolineato.

Questa è la LORO DEMOCRAZIA e chiediamo, quindi, alle colleghe ed ai colleghi Docenti ed ATA, alle nostre RSU, a tutte/i le/gli iscritte/i e militanti di attivarsi nelle proprie scuole ed impegnarsi personalmente nella campagna elettorale perché arrivi a questi “campioni” una risposta dai luoghi di lavoro a questo ennesimo “furto di democrazia”.
Confermiamo che lunedì 13 aprile 2015 svolgeremo:

  • alle 11.30 l’Assemblea all’Istituto Magistrale d’Arborea di Cagliari,
  • alle 14.30 presso l’Istituto Tecnico Industriale Marconi di Cagliari,

martedì 14 aprile 2015 svolgeremo:

  • alle 11.30 ed alle 14.30 all’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci-Amaldi di Carbonia,

mercoledì 15 aprile 2015 svolgeremo:

  • alle 11.30 ed alle 14.30 al Liceo Marconi di San Gavino Monreale
e chiediamo alle colleghe e colleghi libere/i dal lavoro ed alle nostre RSU di partecipare a tali riunioni per organizzare comunque la campagna elettorale e la dovuta ed opportuna risposta DEMOCRATICA a questa ennesima RAPINA di DIRITTI.

ACHTUNG! COBAS!!!

il 29 aprile 2015 alle elezioni CSPI VOTA COBAS  

in allegato:

il presente documento (scarica qui)

il documento USR Sardegna su assemblea Elettorale 09-04-2015 (scarica qui)

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