In SARDEGNA grande SUCCESSO dello SCIOPERO e del BOICOTTAGGIO contro i quiz INVALSI

Comunicato Stampa – 3 maggio 2017

In Sardegna grande successo dello SCIOPERO contro gli Invalsi, la legge 107 ed i decreti attuativi (scuole infanzia elementari e medie) e ottima riuscita del BOICOTTAGGIO contro i distruttivi quiz INVALSI nelle scuole elementari

Lo Sciopero di oggi, 3 maggio 2017, nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie di primo grado in Sardegna è ottimamente riuscito.

L’ottima riuscita dello SCIOPERO, e la significativa adesione alla protesta di tantissimi genitori (che hanno tenuto i loro bambini/e a casa), ha contribuito in maniera importante a BOICOTTARE la prima giornata (italiano) dei Quiz INVALSI nelle scuole elementari della Sardegna.

Abbiamo conferma da tutta la Sardegna di intere scuole CHIUSE o dove comunque i Quiz INVALSI sono SALTATI, infatti (totalmente o parzialmente), per SCIOPERO delle/degli insegnanti, e/o delle/dei Collaboratrici/tori Scolastici o per SCELTA delle famiglie che hanno tenuto a casa i loro figli non condividendo la scuola degli insulsi indovinelli.
Grazie, quindi, al coinvolgimento ed alla collaborazione di insegnanti, collaboratori scolastici e genitori gli indovinelli non sono stati propinati a migliaia di nostre/i piccole/i alunne/i.
Il mondo della SCUOLA sta dando una GRANDE RISPOSTA ed URLA di non condividere questa inutile e deleteria pratica dei Quiz, assolutamente avulsa dalle attività didattiche quotidiane, e si RIBELLA alla cosiddetta “Buona Scuola” che in questo secondo anno di applicazione, alla faccia delle pompose premesse, ha peggiorato gravemente la situazione nelle e delle Scuole Pubbliche.
La Scuola Sarda continua, quindi, ad essere contro la Legge 107 (cosiddetta “buona scuola” renziana) ed i mefitici decreti attuativi recentemente approvati dal Consiglio dei Ministri e la riprova è data dalla buonissima adesione allo sciopero di oggi anche da parte del personale ATA e dei docenti delle scuole dell’infanzia e delle medie di primo grado.
Gli otto decreti attuativi della legge 107 hanno aggravato ulteriormente la centralità già attribuita ai quiz Invalsi nella valutazione delle scuole, degli studenti e dei docenti.   
Infatti, nella scuola Media di primo grado le rilevazioni dal prossimo anno rappresenteranno requisito indispensabile di ammissione all’esame conclusivo.

Nella scuole Superiori, le cui prove si svolgeranno il 9 maggio, dal prossimo anno gli studenti verranno sottoposti a quiz in inglese, italiano e matematica, i cui esiti saranno riportati all’esame di Maturità, per essere ammessi al quale è indispensabile aver svolto i quiz.
Insomma, la valutazione predisposta dai docenti cede completamente il passo a quella estrapolata dai quiz standardizzati, considerati il più “qualificato” strumento per giudicare gli apprendimenti, con il conseguente ridimensionamento dell’intera professione docente.
Si vorrebbe che l’Invalsi determini la valutazione delle scuole e delle modalità di insegnamento dei docenti che, per adeguarsi ai quiz, dovranno conformare la propria didattica agli indovinelli.
Ne emerge un nuovo modello di docente “adattabile”, somministratore di prove standardizzate e “illustratore” di manuali per quiz, nel quadro dell’immiserimento materiale e culturale della scuola pubblica e del ruolo dei docenti, destinati ad un lavoro da “manovali intellettuali” tuttofare, flessibili e disponibili alle mutevoli esigenze di una sempre più cialtrona “scuola-azienda”.

Ma i decreti attuativi della vergognosa “buona scuola” attaccano pesantemente il personale Docente, il personale ATA, gli studenti e l’intera Scuola Pubblica aggravando il già disastroso panorama della cosiddetta “buona scuola”.
Infatti, oltre alle “novità” dei quiz Invalsi obbligatori per accedere agli esami di terza media e di maturità è previsto che:si prevede che:
–    per il futuro reclutamento dei docenti coloro che sono già abilitati e/o con 36 mesi di servizio dovranno sottoporsi ad un nuovo concorso mentre per i neo laureati è previsto un vero e proprio percorso ad ostacoli, compreso un contratto di tirocinio con lavoro sottopagato;
–     per gli studenti diversamente abili, si  alza il numero di alunni per classe e si mira a ridurre il numero degli insegnanti di sostegno, introducendo corsi di “aggiornamento” improvvisati per tutti i docenti, per delegare progressivamente tale attività all’intero personale  e per passare dal sostegno al posto comune bisognerà aspettare 10 anni (dai 5 attuali) e anche dopo il DS potrà discrezionalmente usare gli insegnanti  abilitati per attività di sostegno;
–    l’Istruzione professionale punti a creare un segmento separato da Licei e Istituti Tecnici, caratterizzata da un forte addestramento al lavoro in concorrenza con la Formazione professionale regionale, riducendo ulteriormente la formazione di base e per gli alunni dei professionali, si ribadisce la centralità dell’”alternanza scuola-lavoro”, a cui si aggiunge  la possibilità di contratti di apprendistato sottopagati a  partire dai 15 anni. Per tutti gli studenti l’”alternanza” diventa non solo un requisito di ammissione agli Esami di Stato, ma anche oggetto di una tesina per il colloquio dell’esame di maturità;
–    il “sistema integrato 0-6 anni” rischia di abbassare notevolmente il livello della scuola dell’Infanzia pubblica (una delle migliori del mondo) trasformandola in un servizio di assistenza, senza di fatto garantire la “generalizzazione della scuola dell’Infanzia”, né la “gratuità” per le famiglie.

Infine, per i Collaboratori Scolastici (sempre più spesso il numero non è sufficiente neanche per garantire il servizio minimo di custodia, vigilanza e pulizia delle scuole), è stato previsto che in pochi, mal pagati e sballottati da una scuola all’altra, debbano anche garantire tutti i livelli di assistenza per tutti gli alunni.

Insomma, queste deleghe si aggiungono agli aspetti peggiori della 107, dal famigerato “bonus” per i docenti “meritevoli” (i cui nomi e retribuzioni i presidi tengono nascosti) allo strapotere dei presidi, dall’uso flessibile e selvaggio degli insegnanti dell’organico di potenziamento utile solo a dividere i docenti, ai ricatti pesanti sulla mobilità e sull’organico triennale dei “precari di ruolo”, fino all’obbligo di 400 /200 ore di alternanza scuola-lavoro, che viene svolta con modalità peggiori delle previsioni più pessimistiche.
    Contro tutto ciò anche la partecipazione allo sciopero dei docenti delle scuole dell’infanzia e delle medie di primo grado e degli ATA è stata altamente significativa e molte scuole dell’infanzia e medie sono rimaste CHIUSE.
    In tante scuole della Sardegna taluni Presidi-Padroni, che sono stati convinti negli ultimi anni dal MIUR e dal Governo di essere i Podestà delle scuole, ne hanno fatto di tutti i colori per costringere docenti e famiglie a piegarsi e a svolgere questi grotteschi, truffaldini e distruttivi indovinelli Invalsi, che insultano la scuola pubblica e ogni didattica di qualità e che vorrebbero costringerci a buttare alle ortiche ogni serio insegnamento per passare il tempo ad addestrare gli studenti per “superare” dei quiz da scuola-guida che costano (tutto il baraccone Invalsi) oltre 30 milioni di euro all’anno mentre nelle scuole i materiali vari (da quelli didattici alla carta igienica) spesso sono comprati, da  genitori, docenti e ATA.

    Ciononostante, anche per la massiccia adesione allo SCIOPERO indetto dai COBAS della Scuola ed alla decisione di tanti genitori di non portare i loro figli a scuola, in moltissime di queste scuole i quiz non si sono svolti o sono stati “somministrati” solo parzialmente e con un numero ridicolo di alunne/i presenti per ogni classe interessata.
    
    In particolare abbiamo notizia (il numero di scuole al momento è assolutamente parziale, ma molto indicativo) di Quiz saltati interamente con scuole chiuse per sciopero  dei docenti e/o dei collaboratori scolastici:

San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas, Tratalias: scuole chiuse blocco totale 11 su 11; Scuola elementare Serdiana: scuola chiusa; Istituto Comprensivo Quartu 3: blocco totale due plessi 11 su 11; Istituto Comprensivo via Stoccolma Cagliari: blocco totale; Scuola elementare Decimoputzu: chiusa; Istituto Comprensivo Su Planu Selargius: scuole chiuse; Scuola elementare Villasor: scuola chiusa; Scuola Elementare via Alghero Quartu: chiusa; Istituto Comprensivo Sinnai 1: sciopero e blocco totale; Scuola elementare Samassi: blocco totale; Scuola elementare Serramanna: scuola chiusa; Istituto Comprensivo Quartucciu: blocco totale; Istituto Comprensivo di Muravera: blocco totale; Istituto Comprensivo Monserrato 1-2: blocco totale; Scuola elementare Sant’Elia Cagliari: blocco totale; Scuola elementare via Venezia Cagliari: blocco totale; scuola elementare Sant’Anna Arresi: blocco totale.

ma abbiamo notizia anche di blocchi totali e scuole chiuse in provincia di Nuoro (mentre attendiamo dati da Oristano e Sassari) a:

Scuola elementare La Caletta Siniscola; Scuola elementare di Posada; Istituto Comprensivo di Budoni; Scuola elementare di Aritzo; Scuola elementare di Gadoni; Scuola elementare di Orani; scuola elementare di Oniferi; scuola elementare di Sarule; scuola elementare di Sorgono, scuola elementare di Meana Sardo; scuola elementare di Atzara.
 
    In altri Istituti comunque sono stati bloccati i quiz in diverse classi (ed anche questo numero è assolutamente ridotto rispetto al totale):
Scuola elem. Dolianova: blocco parziale; Istituto Comprensivo Don Milani Carbonia: blocco quasi totale; scuola elementare di via Foscolo a Quartu: blocco parziale; scuola elementare di via San Benedetto a Quartu: blocco parziele; Istituto Comprensivo di Sant’Antioco: blocco parziale; Istituto Comprensivo Sarroch: chiuse anche la scuola dell’infanzia e la scuola media); Istituto Comprensivo n. 6 Flumini di Quartu: blocco quasi totale e chiusura anche della scuola media; Circolo Didattico Assemini 1: blocco parziale; scuola elementare Dolianova: blocco parziale; Scuola elementare Maracalagonis: blocco quasi totale; Circolo Didattico Assemini 2: una scuola chiusa e blocco parziale; Istituto Comprensivo n. 3 di Nuoro: blocco parziale; Istituto Comprensivo n. 1 di Nuoro: blocco parziale; Istituto Comprensivo Siniscola 2: blocco parziale.

Venerdì, 5 maggio 2017, si terrà la seconda giornata degli indovinelli alle scuole elementari (prova cosiddetta di matematica), e chiediamo che le famiglie portino avanti il BOICOTTAGGIO dell’insensato rito dei quiz INVALSI perché NON ci hanno consentito di indire un secondo sciopero per Docenti ed Ata in ragione delle indegne leggi antisciopero esistenti in Italia.

Facciamo un APPELLO in tal senso a tutte/i le/i genitori affinché valutino l’insensatezza dello svolgimento di questi quiz e non facciano partecipare i propri figli.

Infine, nei giorni scorsi, sullo sciopero del 9 maggio per le scuole superiori vi è stato un pesantissimo e arbitrario intervento della Commissione di Garanzia che, sfruttando un sedicente sciopero generale del Pubblico Impiego indetto per il 12 maggio dalla Federazione Sindacati Indipendenti (FSI), struttura semisconosciuta non presente nella scuola, intende imporci la revoca dello sciopero.
Riteniamo di avere il sacrosanto diritto di SCIOPERARE ed abbiamo presentato un formale ricorso alla Commissione di Garanzia sugli scioperi la quale risponderà in data odierna e ci auguriamo vivamente che la Commissione ripari l’ingiusta richiesta di revoca e consenta ai lavoratori/trici, Docenti e Ata delle Superiori, di scioperare il 9 maggio.

per i COBAS Scuola Sardegna – Nicola Giua

 

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