SE (“sopra il cuore un’ancora”: una poesia per Carola) e SCALA QUARANTA i sommersi e i salvati

SE (“sopra il cuore un’ancora”: una poesia per Carola)
e SCALA QUARANTA i sommersi e i salvati

di Gian Luigi Deiana

 

A volte si deve prendere una decisione sapendo di poter perdere: ma non si tratta di vincitori e vinti, si tratta di sommersi o salvati;
se la comandante avesse obbedito all’alt e fosse tornata di nuovo indietro?
se la giudice avesse convalidato l’arresto o semplicemente avesse ordinato la liberazione con motivazioni meno chiare?
se qualcuno dei naufraghi, esposti per settimane al ludibrio di un pubblico rabbioso, non avesse resistito?
se una sola voce morisse, come si muore in queste circostanze?
questa è una vera lezione, prima di tutti per te e per me;

dedico alla comandante Carola questa poesia, che mi gira in mente fin dal primo giorno di questa storia;

è di Rafael Alberti:

SE LA MIA VOCE MORISSE IN TERRA
PORTATELA AL LIVELLO DEL MARE
E LASCIATELA SULLA SPIAGGIA

PORTATELA AL LIVELLO DEL MARE
E NOMINATELA CAPITANA
DI UN BIANCO VASCELLO DA GUERRA

OH ! LA MIA VOCE DECORATA
CON LE INSEGNE MARINARE:
SOPRA IL CUORE UN’ANCORA
SOPRA L’ANCORA UNA STELLA
E SOPRA LA STELLA IL VENTO
E SOPRA IL VENTO UNA VELA

SCALA QUARANTA
i sommersi e i salvati

Dopo aver riportato una poesia marinara, per quaranta migranti messi in mare settimane fa sulla costa libica e sbarcati fortunosamente la notte scorsa, e per la liberazione della capitana della nave sea watch che li aveva raccolti, appena avevo finito di trascriverla ed i notiziari di questa mattina trasmettevano la notizia di un bombardamento su un campo di detenzione alla periferia di Tripoli, uno dei tanti definiti come porto sicuro;

il primo conteggio dava esattamente quaranta morti, oltre un numero imprecisato di feriti; non riesco a pensare al carico di disumana speranza o di umana disperazione che ha gravato per tanto tempo su questi ostaggi della civiltà, prima che la grande consolatrice scendesse dal cielo; qualcuno ama assimilare i suoi pretesi dis-simili ai topi; questi hanno dovuto portare il peso della loro vita come uomini, buoni o cattivi che fossero; poi però hanno dovuto vivere la loro morte come topi, e almeno fra topi si muore tutti uguali;

quaranta salvati contro quaranta sommersi: l’aritmetica presenta in tempo reale la sua vendetta;

l’aritmetica?

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