Straordinaria adesione allo sciopero degli scrutini in Sardegna

Comunicato Stampa – 11-06-2015

Oggi in SARDEGNA vi è stata una STRAORDINARIA e MASSICCIA ADESIONE ALLO SCIOPERO degli SCRUTINI poiché abbiamo notizia di centinaia di scuole nelle quali le/i colleghe/i hanno BLOCCATO gli scrutini.

In tantissime scuole/istituti lo sciopero è assolutamente totale e le classi nelle quali non sono stati effettuati gli scrutini sono il 100% e vengono effettuati (responsabilmente) solo nelle classi terminali che dovranno sostenere gli esami.

Abbiamo notizia, infatti, di interi Istituti nei quali non è stato effettuato nessuno scrutinio da Cagliari, a Quartu, Selargius, Monserrato, Quartucciu, Assemini, Decimomannu, Sestu, Sinnai, Dolianova, Decimoputzu, San Gavino, Sanluri, Villasor, Villacidro, Guspini, Serramanna, Muravera, Villaputzu e nel Sulcis-Iglesiente (da Carbonia, a Iglesias a Sant’Antioco, a San Giovanni Suergiu, etc.), decine di scuole in sciopero a Oristano e provincia (Bosa, Cabras, Marrubiu, Terralba, Mogoro, Ales, Samugheo, Ghilarza Abbasanta, etc.), grandissima adesione delle scuole Ogliastrine (Tortolì, Jerzu, Ilbono, Villagrande, Urzulei, Talana, Osini, Ulassai, etc.), di quelle Galluresi (a Olbia, Tempio, Budoni, Arzachena, Santa Teresa, Palau, Trinità D’Agultu, etc.) e di quelle di Sassari città (con interi grandi Istituti con adesione al 100%) e ottima adesione in provincia (Alghero, Ozieri, Thiesi, Benetutti, Usini, Ittiri, Sorso, Ossi, Tissi, Florinas, Codrongianos, Cargeghe, Castelsardo, Porto Torres, etc.).

La Scuola SARDA si mobilita – insieme alle altre scuole di tutta Italia – per opporsi al progetto governativo con cui:

1. i presidi assumono la totale responsabilità della scuola, azzerando le prerogative degli organi collegiali strumenti di partecipazione, democrazia e pluralismo culturale finora garanzia della scuola di tutti e per tutti;

2. presidi e staff scelgono e premiano docenti e Ata, decidono sulla didattica e sulla formazione obbligatoria, cancellando la libertà d’insegnamento. La chiamata diretta da parte dei presidi, costringe i docenti “prescelti” – sotto costante ricatto di espulsione se non più graditi – a rinunciare alla propria indipendenza e diventare fidi esecutori della volontà del “capo”;
3. la valutazione di studenti, docenti, e scuole è basata sui Quiz Invalsi – prove standardizzate e decontestualizzate di conformismo culturale – che riducono l’insegnamento ad addestramento e i docenti a somministratori e tabulatori. Proprio mentre Accademici di tutto il mondo sostengono che “applicare un unico metro di giudizio tanto ristretto e condizionante si configuri come un danno irreparabile nei confronti della scuola e degli studenti”.
4. è previsto il finanziamento “fai da te”: donazioni private che aumentano il divario tra scuole di serie A, B, C …; finanziamenti di imprese e privati per la singola scuola in cambio di sgravi fiscali, che poi paghiamo tutti noi con la riduzione degli investimenti pubblici, e con la conseguente subordinazione della didattica agli interessi di chi investe. E ancora sgravi fiscali per chi iscrive i figli a scuole private già foraggiate con troppi soldi pubblici mentre nelle nostre aule crollano i soffitti.

Infine, il Governo con il DdL richiede una delega “in bianco” per poter azzerare i poteri e le prerogative degli Organi Collegiali della scuola e non immettere in ruolo tutte/i le/i precarie/i che ne hanno diritto in palese violazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea dello scorso novembre 2014.

Confidiamo che questa LOTTA contro il D.d.L. sulla “Cattiva Scuola” di Renzi sia CONDIVISA DA TUTTI COLORO CHE HANNO a CUORE il FUTURO del PAESE ed il DIRITTO ad una SCUOLA PUBBLICA di TUTTI e per TUTTI.
per i COBAS Scuola Sardegna
Nicola Giua

Si allega anche il comunicato stampa odierno del portavoce nazionale COBAS Piero Bernocchi.

per INFO:
3497836178
nicogiua@gmail.com

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