I COBAS SCUOLA SARDEGNA ESPRIMONO SOLIDARIETA’ A MIMMO LUCANO
Mimmo Lucano ex Sindaco di Riace condannato a 13 anni e 2 mesi mentre mafiosi e “Trattativisti di Stato con la mafia” vengono assolti.
La sconcertante sentenza di 1° grado pronunciata nei confronti di Mimmo Lucano, è andata ben oltre le richieste della stessa pubblica accusa e conferma la volontà punitiva e persecutoria verso chi si batte e opera concretamente per una reale accoglienza e integrazione dei migranti nel nostro Paese.
Mimmo Lucano, infatti, è stato promotore nella sua veste di primo cittadino di Riace, di una esperienza di integrazione diffusa e condivisa divenuta modello virtuoso da imitare in tutta Europa. A Riace, infatti, si è solo tentata una applicazione non ottusa e burocratica delle norme in favore di una maggiore equità sociale.
Eppure Mimmo Lucano andava punito perché tali esperienze non si diffondessero in ossequio a quel pensiero sovranista e reazionario che oramai infetta le menti di molte e molti italiani, condizionandone i comportamenti più del Covid-19.
Siamo indignati e offesi per questo ennesimo atto di ingiustizia che tenta di minare alla base ogni spinta democratica e di solidarietà. Quei valori per i quali agiamo ed operiamo quotidianamente nei nostri luoghi di lavoro.
Così in una compagine governativa dove convivono sedicenti democratici e xenofobi, in un mondo del lavoro dove confindustria e sindacati compiacenti siedono allo stesso tavolo per concertare misure economiche in cambio di ulteriori privilegi di casta, la condanna di Mimmo Lucano si configura come misura regolatoria e normalizzante secondo il pensiero dominante che vuole i dettami del liberismo e dell’egoismo di classe come gli unici percorribili.
I COBAS Scuola Sardegna continueranno battersi contro questo abominio e nell’esprimere piena solidarietà a Mimmo Lucano si impegnano a portare in piazza a Cagliari, nella data dell’11 ottobre 2021, prevista per lo SCIOPERO Generale, insieme a tutto il sindacalismo di base, anche la richiesta della sua assoluzione in 2° grado perché: “Le azioni volte all’aiuto e la solidarietà verso gli immigrati non costituiscono reato”.
