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SIT-IN – Siddi – 2 Agosto 2014 – ore 19,00

noa2per Gaza contro il massacro.

 

All’interno della IX edizione del Festival Appetitosamente (Siddi 01- > 03 Agosto 2014) si terrà il concerto della cantante israeliana Achinoam Nini, Noa.

Boicottiamo la partecipazione a questo festival di una figura la cui biografia ha delle inquietanti zone d’ombra. Non solo ha prestato servizio obbligatorio nell’esercito israeliano, ma Noa è ormai tristemente nota per il plauso all’intervento militare “Piombo Fuso”,
Mentre i bombardieri, le navi da guerra e l’artiglieria israeliana rovesciavano sulla popolazione di Gaza migliaia di tonnellate di bombe, missili e fosforo bianco, Noa scrisse alla gente di Gaza una lettera aperta, in cui definì il massacro perpetrato da Israele come doloroso ma necessario: “Io so che nel profondo del vostro cuore DESIDERATE la morte di questa bestia chiamata Hamas che vi ha terrorizzato e massacrato, che ha trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura fatto di povertà, malattia e miseria” (…) “Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, oggi chiamato Hamas.
E che questi assassini scoprano quanta poca compassione possa esistere > nei loro cuori e CESSINO di usare voi e i vostri bambini come scudi umani per la loro vigliaccheria e i loro crimini”.
Con amarezza constatiamo che “l’augurio” di Noa venne purtroppo esaudito, durante “Piombo Fuso” l’esercito israeliano si è “liberato” di 1500 palestinesi, di cui 400 bambini, e oltre 100 donne, provocando
oltre 5000 feriti e riducendo Gaza a un cumulo di macerie.”
Oggi più che mai bisogna fermare la guerra e il massacro nella striscia di Gaza, per cui parteciperemo e invitiamo a partecipare

 

al SIT-IN che si terrà a SIDDI il 2 AGOSTO ore 19,00

alla tomba dei giganti Sa Domu de s’Orcu

All’iniziativa aderiscono:

Confederazione Cobas Sardegna

Unione Sindacale di Base

Comitato contro le stragi e l’Apartheid

Associazione Amici Palestina

 

Altre imminenti iniziative si terranno a Cagliari che avrà come momenti centrali:

•    Raduno in Piazza san Domenico – Cagliari
29 Luglio – 8 agosto 2014 ore 20,30
per solidarietà col popolo palestinese: cineforum, letture e dibattiti
•    Operazione di boicottaggio dei farmaci TEVA, volantinaggio farmacie e depositi di medicinali

Altre iniziative di boicottaggio ed altro saranno prese in questi giorni durante le giornate di incontro con l’Associazione Amici Palestina.

per informazioni e adesioni alle attività:
mail: gio1247@tiscali.it

Una risposta

  1. Francesco Masala ha detto:

    ma quelle cose le diceva anni fa, si può sempre cambiare idea

    oggi dice quello che posto sotto, tanto che a Milano ebrei pro-Israele le hanno fatto cancellare il concerto.

    …Io chiedo a me stessa ed a Netanyahu: perché non sorprendiamo noi stessi?! Netanyahu, si dice che tu sia un uomo intelligente: perché non fai un’inversione a 180 gradi, cambi le regole del gioco, pensi fuori dagli schemi? Da’ il benvenuto ad Abu Mazen, smetti di costruire gli insediamenti, sostieni il governo di unità, apri Gaza e consenti il commercio con la supervisione internazionale. Abbraccia le aspirazioni palestinesi unitamente alle nostre, accogli l’intervento internazionale e guadagna un vero alleato contro l’estremismo? Scacco matto!

    Abbiamo davvero compiuto tutti questi sforzi, prima di mandare a morire i nostri soldati? E’ triste, ma la risposta è no.

    Nessuno sta smantellando l’esercito israeliano, che resterà forte. Ma allora perché ci rifiutiamo testardamente di correre questo rischio calcolato, preferendo piuttosto il sacrificio dei nostri figli? E’ una cosa che va oltre ogni mia comprensione.

    Ad Akedat Yitzchak, Dio è intervenuto salvando il bambino. Dov’è Dio, adesso? E’ forse divenuto indifferente a causa dell’abominio che è stato fatto dei suoi sacri insegnamenti dagli estremisti di ambo le parti?

    Se ci rifiutiamo di riconoscere i diritti di entrambe le parti e di farci carico dei nostri obblighi, se ciascuno di noi rimane aggrappato alla propria versione, con disprezzo e inosservanza di quella dell’altro, se continuiamo a preferire le spade alle parole, se santifichiamo la terra e non le vite dei nostri figli, saremo presto tutti costretti a cercare una colonia sulla Luna, perché la nostra terra sarà così zuppa di sangue e così intasata di lapidi che non vi resterà più niente per vivere.

    Io ho scritto queste parole e le ho cantate insieme alla mia amica Mira Awad. Oggi sono più vere che mai:

    “When I cry I cry for both of us,
    (“Quando piango, piango per tutti e due)
    My pain has no name.
    (Il mio dolore non ha nome.)
    When I cry, I cry to the merciless sky and say:
    (Quando piango, piango rivolta al cielo spietato e dico:)
    There must be another way”
    (Dev’esserci un’altra via)

    http://noa-the-singer.blogspot.it/2014/07/lettera-aperta-al-vento.html