Anche oggi in SARDEGNA grande SUCCESSO della seconda giornata di SCIOPERO dei COBAS Scuola Sardegna e del BOICOTTAGGIO contro i quiz INVALSI

COBAS Scuola SARDEGNA 

Comunicato Stampa – 7 maggio 2019

Anche oggi in Sardegna, nella seconda giornata di SCIOPERO delle Scuole SARDE e di BOICOTTAGGIO contro i distruttivi quiz INVALSI, vi è stata una grandissima adesione nelle scuole elementari, ed una buona riuscita della protesta anche negli altri ordini di scuola, per la vertenza SCUOLA SARDA e contro la regionalizzazione, con decine di scuole interamente CHIUSE

A FORA s’INVALSI de sa SARDIGNA

La seconda giornata di SCIOPERO e BOICOTTAGGIO contro i Quiz INVALSI nelle scuole elementari della Sardegna (oggi era prevista la prova di matematica e ieri di italiano), e nelle seconde classi delle superiori, ha confermato una MASSICCIA adesione, a riprova della contrarietà del mondo della scuola per questi insulsi indovinelli slegati dalle attività didattiche quotidiane

L’adesione allo SCIOPERO di Docenti e Ata e la significativa adesione alla protesta di tantissimi genitori (che hanno tenuto i loro bambini/e a casa), hanno contribuito in maniera importante a BOICOTTARE la terza giornata (matematica) dei Quiz INVALSI nelle scuole elementari della Sardegna e la seconda giornata nelle scuole superiori.

Anche oggi abbiamo conferma da tutta la Sardegna di DECINE di scuole completamente CHIUSE (non solo elementari) o dove comunque i Quiz INVALSI sono SALTATI, infatti (totalmente o parzialmente), per SCIOPERO delle/degli insegnanti, e/o delle/dei Collaboratrici/tori Scolastici o per SCELTA delle famiglie che hanno tenuto a casa i loro figli non condividendo la scuola degli insulsi indovinelli o dove sono stati somministrati ad un numero ridicolo di alunni presenti.

Grazie, quindi, al coinvolgimento ed alla collaborazione di insegnanti, collaboratori scolastici e genitori gli indovinelli non sono stati propinati a migliaia di nostre/i piccole/i alunne/i come già avvenuto nella precedenti giornate del 3 maggio con i quiz di inglese e di ieri 6 maggio.

L’INVALSI, more solito, racconterà che i quiz si sono svolti nella maggior parte delle classi della Sardegna ma i “MAGLIARI” dell’Istituto di Valutazione non dicono che le classi che vengono “usate” per tali numeri sono solo le cosiddette “classi campione” le quali (1 o 2 per scuola) sono le UNICHE che vengono “usate” dall’Invalsi per fornire questi numeri.

A tale proposito è utile sapere che l’Invalsi ha escluso da anni le scuole cosiddette “contrastive” (dove negli ultimi anni non si sono MAI svolti i quiz), da tale campionatura perché in tali Istituti NON vi sono classi cosiddette “campione”.

Inoltre, molti dirigenti scolastici (proprio perché queste classi sono le uniche che “fanno numero”), dedicano grande attenzione e usano tutto il loro potere di “persuasione” nei confronti di Docenti, Ata e Genitori affinché in tali classi i quiz si svolgano “costi quel che costi”.

Nell’ultima settimana, infatti, abbiamo avuto notizia di gravi episodi di intimidazione, da parte di taluni dirigenti scolastici, nei confronti di docenti (con variegate “minacce” di ordine disciplinare) i quali non volevano sottoporre i loro alunni ai Quiz ed oggi diversi colleghe/i in SCIOPERO sono stati sostituiti pur di sottoporre i bambini ai Quiz.

Ovviamente la sostituzione dei Docenti in SCIOPERO non è prevista dal nostro ordinamento giuridico (anzi è vietata), e, quindi, valuteremo nei prossimi giorni la presentazione di formali denunce ai competenti Tribunali del Lavoro per attività antisindacale nei confronti dei dirigenti scolastici responsabili.

Come abbiamo già ampiamente comunicato negli scorsi giorni, proprio perché l’avversione ai quiz Invalsi è così diffusa, dallo scorso anno sono state cambiate le modalità di effettuazione dei Quiz in terza media e nelle seconde superiori e da quest’anno sono stati introdotti anche nelle quinte superiori.

I cosiddetti Quiz INVALSI NON sono prove valutative e quindi NON sono obbligatorie ma le nuove procedure prevedono (da quest’anno per le classi terze medie e dal prossimo anno per le classi quinte degli Istituti Superiori) una sorta di propedeuticità che di fatto RICATTA studenti e famiglie per obbligarli a svolgere i quiz (anche senza alcun profitto) pena l’esclusione dall’ammissione agli esami.

Nelle classi terze medie, che hanno già effettuato i quiz ad aprile, si è potuto ampiamente verificare che stabilirne l’effettuazione in una finestra temporale di addirittura 18 giorni paralizza l’ordinaria attività didattica nelle classi direttamente coinvolte e produce gravi problemi in tutte le altre classi, addirittura anche di altri ordini di scuola perché tutta l’Istituzione è a disposizione per i test, e tali gravi situazioni si ripeteranno per i quiz delle seconde classi delle superiori dal 6 al 18 maggio 2019.

Tutto ciò ha determinato e determinerà un caos inaudito e sconsiderato in tutti gli Istituti coinvolti.

Inoltre cercheranno di “prendere per stanchezza” gli studenti delle classi seconde superiori perché cercheranno di imporre la somministrazione in qualsiasi giorno tra il 6 ed il 18 maggio 2019 ed, a tale riguardo, confidiamo nella “ribellione” degli studenti e delle loro famiglie come richiedono anche diverse organizzazioni studentesche.

Ma oggi lo SCIOPERO è stato indetto dai COBAS Scuola Sardegna anche contro le ipotesi di REGIONALIZZAZIONE antisolidaristica della Istruzione Pubblica che dividerà ulteriormente i territori “ricchi” dalle aree più disagiate e povere.

Inoltre per un contratto che preveda veri aumenti ed almeno un pieno recupero salariale di quanto perso negli ultimi anni da Docenti e Ata,per l’utilizzo dei fondi del “BONUS” docenti e del “FIS” nel salario base di Docenti e ATA, per l’abrogazione del residuo obbligo diAlternanza scuola-lavoro, che sottrae ore alle attività didattiche e per la libera ed eventuale programmazione da parte dei singoli Istituti.

Diciamo anche NO al nuovo Esame di Stato e siamo per il rientro in Sardegna dei “dispersi” in tutta Italia dall’algoritmo MIUR ed affinchéle diplomate/i magistrali rimangano nelle GaE con il punteggio acquisito, e chi già in ruolo mantenga il posto e per la riapertura delle GaEper tutti gli ordini di scuola per chi ha l’abilitazione, per l’immissione in ruolo di tutti/e i precari/e con 3 anni di servizio per il potenziamento degli organici ATA, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti ed il ripristino delle sostituzioni con supplenze temporanee e diciamo NO al taglio degli Organici di Docenti ed Ata delle scuole della Sardegna e per una riduzione del numero di alunne/i per classe e NO alcontinuo deferente (verso Governo e MIUR), dimensionamento (taglio di Istituti Scolastici) delle autonomie scolastiche deciso irresponsabilmente dalla Regione Sarda e perché tutti i fondi RAS disponibili non vengano spesi in ridicoli, inutili e costosi progetti, privi di alcuna reale ricaduta didattica, e vengano, invece, assegnati alle scuole (magari per la lingua e cultura Sarda).

Vogliamo, infine, una vera democrazia sindacale e la libertà di assemblea in orario di servizio per tutti i lavoratori/trici e le loro organizzazioni negata da oltre vent’anni ai COBAS Scuola Sardegna che nelle scuole Sarde sono una delle Organizzazioni più rappresentative (come dimostra anche l’ultimo risultato alle ultime elezioni RSU 2018), ma ai quali è negato ogni diritto sindacale. 

 

TG di VIDEOLINA – 7 maggio 2019 – Notizia dei titoli e servizio

 

COBAS – anche oggi in SARDEGNA grande SUCCESSO dello SCIOPERO e del BOICOTTAGGIO contro i quiz INVALSI – com. stampa 07-05-2019

 
L’Unione Sarda – 7 maggio 2019
Scuola. Proclamato dai COBAS Sardegna
Riesce lo SCIOPERO contro i test Invalsi: oggi si replica
Insegnanti e personale Ata boicottano i quiz per 10mila studenti

 

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