I BES e il fumo – di Francesco Masala

Una risposta

  1. Edoardo ha detto:

    A volte ho l’impressione che la scuola sia teatro. Non che il resto non lo sia, ma la scuola … di più. Su quel palcoscenico ognuno deifica la propria posizione e cerca di crearsi l’immagine che più gli piace, con l’onesto presupposto che niente di meglio possa essere fatto.
    In questo modo l’insegnante si immòla sull’altare del sacrificio umano (di se), mentre il burocrate scioglie le briglie alla fantasia (fantasia appunto) in cui la norma salva il mondo.

    Per carità, le regole servono; ma se qualche burocrate provasse a fare l’insegnante (anche per poco tempo), capirebbe che non c’è confronto tra un’ora passata in classe e una in ufficio e sopratutto, che la norma non può essere lo strumento per risolvere tutti i problemi di qualunque ambiente.
    Peraltro il burocrate si rispecchia nella realtà in cui l’insegnante è disposto a immolarsi… perciò è tratto in inganno proprio dal comportamento di questo “complice” che lavora in classe.
    Per esempio, se fossi un burocrate non avrei nemmeno bisogno di capire perchè un insegnante sia disponibile a fare il vicepreside in cambio di nulla; anzi no! In cambio di un calcio nele sedere! Ho tolto tutto a questa figura: deve fare tutte le sue ore di lezione e in più metà del lavoro del preside che comunque i suoi 4000 e rotti (netti) ,li porta comunque a casa… ma, in quanto burocrate, cosa dedurrei dal fatto che nonostante ciò, qualcuno sia sempre disposto a fare il vicepreside? Non certo che possa essere sbagliata la mia intuizione di fargli fare anche tutte le ora di lezione… o no?

    Lo stesso discorso vale per tutte le cartacce e riunioni palesemente inutili: le prime andrebbero compilate con l’ironia che meritano, e le seconde andrebbero vissute con l’impiego delle energie che meritano: quasi zero.
    Ma è impossibile. Siamo insegnanti, e quindi non disposti a rinunciare allo spazio sul palcoscenico. E non ha nemmeno senso prendersela con lo sceneggiatore, lui è al nostro servizio, la parte sacrificale l’ha scritta per noi, e la interpretiamo p e r f e t t a m e n t e.
    sipario.

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