ELEZIONI RSU: VOTA E FAI VOTARE COBAS SCUOLA

Il 17, 18 e 19 aprile 2018 ATA e docenti sono chiamati a votare per eleggere le RSU nelle loro scuole, ma i voti di lista saranno determinanti anche per misurare la rappresentatività dei sindacati a livello nazionale.

Votare Cobas significa votare:

per dire NO al “Contratto miserabile” firmato da Cgil, Cisl e Uil, che prevede una mancetta elettorale di 50 – 60 euro netti, con un recupero solo del 3,5% rispetto al 24% (Ata) e al 21% (docenti) di potere reale di acquisto perso negli ultimi decenni; in cambio il CCNL recepisce la Brunetta togliendo dalle materie oggetto di contrattazione d’istituto le “modalità di utilizzazione del personale, i criteri riguardanti le assegnazioni del personale alle sedi, i criteri e le modalità relativi all’organizzazione del lavoro” (art. 6 del CCNL 2006-9), lasciando solo la flessibilità oraria per gli Ata. Solo una parte di queste materie – fondamentali per difendere i diritti dei lavoratori rispetto allo strapotere dei DS – sono oggetto di “confronto”, un nuovo istituto che però prevede solo l’invio di informazioni e un’eventuale riunione, da cui non deve uscire un accordo, ma solo “una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse”. In pratica, decide il DS con un po’ di FUFFA di contorno! Ma, naturalmente, le RSU Cobas useranno tutti gli strumenti sindacali per provare a trasformare il confronto in una reale contrattazione;

per dire NO al bonus del c.d. “merito” e alla chiamata nominativa, che mettono i docenti in balia dei super poteri del DS, riducendo la libertà di insegnamento e la democrazia collegiale. Il CCNL prevede che siamo oggetto di contrattazione solo “i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale”, per cui la RSU dovrebbe contrattare sulla quantificazione dei compensi, ma con dei vincoli pesantissimi del CCNL che impone di dividere i docenti in tre fasce: quelli non valutati positivamente (che non prendono niente), quelli valutati positivamente e i “super – positivi”, una quota limitata, che dovrà prendere almeno il 30 % in più dei colleghi valutati solo positivamente, lasciando al DS il potere di valutare discrezionalmente i singoli docenti. Gli spazi di contrattazione sono talmente ristretti da impedire qualsiasi ipotesi che non si traduca in un’accettazione della filosofia della Buona scuola: competizione individuale e gerarchizzazione;

per dire SI alla trasparenza sulla distribuzione del bonus di merito, del FIS e di qualsiasi risorsa destinata al personale;

per distribuire il FIS nel modo più equo e ugualitario possibile, evitando la competizione individuale tra i docenti e tra gli Ata che, contrariamente a quel che sostengono gli ideologi del merito, peggiora la qualità del lavoro: la scuola ha bisogno di cooperazione e collegialità, non di competizione; anche la miseria degli aumenti contrattuali e degli arretrati dopo 6 anni di blocco contrattuale e la perdurante perdita del potere reale di acquisto dei nostri stipendi giustificano la distribuzione ugualitaria del Fis come un parziale recupero salariale;

per ridurre i danni dell’alternanza scuola lavoro, il cui carico esorbitante di 400 – 200 ore costringe di fatto migliaia di studenti al lavoro gratuito in compiti meramente esecutivi, nella prospettiva di restituire agli organi collegiali delle scuole la decisione se svolgere tali attività e soprattutto per quante ore;

per salvaguardare la qualità della didattica contro la scuola dei quiz Invalsi e del Sistema Nazionale di Valutazione, che standardizzano gli insegnamenti e trasformano i docenti in “addestratori ai quiz”; in particolare, le Rsu Cobas si impegnano a non firmare contratti che prevedano retribuzioni per la somministrazione e la correzione dei quiz Invalsi;

per il mantenimento in ruolo o nelle GAE dei diplomati magistrali e la riapertura delle GAE per tutti gli abilitati, per l’assunzione di tutti i precari con 36 mesi di servizio, da utilizzare per ridurre il numero di alunni per classe (NO alle classi – pollaio) e non per progetti, supplenze come prevede la Buona scuola;

per l’esercizio della democrazia sindacale, con l’impegno a sottoporre ogni ipotesi di contratto alla discussione e alla votazione dell’Assemblea sindacale; per la difesa della democrazia degli organi collegiali contro lo strapotere dei Dirigenti, che spesso si comportano illegittimamente come superiori gerarchici rispetto agli organi collegiali;

per la difesa della scuola pubblica prevista dalla Costituzione, contro la scuola – azienda e la scuola – miseria;

VOTA E FAI VOTARE COBAS

anche perché le altre OO.SS. – anche se non hanno RSU elette – hanno il privilegio di partecipare comunque alla contrattazione con i loro distaccati e delegati! Dai voce a chi da tempo è stato privato dei diritti: ai Cobas è stato tolto il diritto di assemblea e, quindi, di parola! Anche le elezioni Rsu si svolgono senza un minimo di democrazia sindacale: i Cobas competono con OO.SS. che hanno potuto organizzare assemblee in tutte le scuole della provincia, che godono dei distacchi sindacali…

Esprimi il tuo voto mediante una croce sul nome COBAS.

 

Scarica ( QUI ) il materiale e i volantini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *