PATATRAC (l’handicap arcano della democrazia)

rispetto ai vari altri ordinamenti politici storicamente conosciuti, la democrazia è forse il più handicappato di tutti, e le musate, i cerotti e i patatrac cui periodicamente è soggetta ne sono una evidente dimostrazione; eppure questo handicap, proprio perchè originario (nel senso della costrizione dei piedini alle neonate nella tradizione giapponese) non è stato mai propriamente osservato;

per capire l’arcano è quindi necessario trasferirsi su una scena più elementare, come quella di un invito a una festa di nozze; ovviamente chiunque si trovi invitato a una simile incombenza senza possibilità di fuga ‘fa voti’, con il primo emisfero cerebrale, di poter stare a tavola con gente che gli aggrada; ma (!) simultaneamente il secondo emisfero cerebrale fa i voti simmetrici volti ad evitare la gente che ‘non’ gli aggrada; chiunque abbia vissuto una simile esperienza sa bene quanto sia nefasto ignorare le indicazioni del secondo emisfero, e dover quindi sopportare fino allo sfinimento le persone moleste; sopportare pazientemente le persone moleste é certo una lodevole virtù individuale, ma è un pericolo mortale per una società;

la democrazia nasce in origine quasi bene, in quanto ai suoi inizi contemplava clausole prudenziali di esclusione quali l’ostracismo, ma in epoca moderna si sviluppa come sistema decerebrato, ovvero con la lobotomia sul secondo emisfero;

se tu disponessi di un voto favorevole per promuovere chi ti piace ‘e’ di un voto sfavorevole per bocciare chi non ti piace, ogni candidato si troverebbe necessitato a costruire il suo consenso politico stando attento a minimizzare le ragioni di dissenso, o quanto meno a dover soppesare il giubilo degli uni con il ribrezzo degli altri; ed un sacco di gente saggia e intelligente potrebbe contribuire alla guida della società benchè non ami l’esibizionismo e le chiassate (nella democrazia greca, le battaglie di rane) che oggi invece mettono in lizza i più petulanti e bugiardi;

un sistema simile di addizione e sottrazione annullerebbe per via aritmetica le degenerazioni plebiscitarie; avrebbe probabilmente salvato comunque le figure politiche di persone come moro e de gasperi, berlinguer e togliatti, ma avrebbe probabilmente precluso la scena a berlusconi e a renzi, e tanto più al chiassoso provocatore salvini;

in mancanza di questa contezza la democrazia decerebrata procede per una emiparesi che in politichese è chiamata bipolarismo (sic) o sistema dell’alternanza; i deboli correttivi finora sperimentati, ballottaggi e doppi turni, non fanno che rinforzare le investiture popolari, senza rendere mai possibili le disinvestiture; ciò comporta conseguenze cliniche a cascata, cioè spoil system, riposizionamenti di mafie e poteri occulti, culti di personalità sconcertanti e isteria generalizzata: e un sistema che procede su una gamba sola, a saltelli alla bisogna, fino all’inevitabile patatrac: persino hitler e mussolini, alla fin fine, sono stati il prodotto di questo giochetto;

ogni situazione della vita, da quando si è in tenera età fino ai semafori o alle istruzioni per le medicine o per il montaggio di una lampadina, è regolata da un sì e un no; ergo, come principio di pedagogia politica, prima di scegliere con chi stare, bannate e fate bannare tutti quelli che desiderate evitare: il principio è ”una testa, due voti”, vinca il migliore, ma perda il peggiore: ne va della vostra vita
Gian Luigi Deiana

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