scuola resistente – intervista a Nicola Giua COBAS Scuola Sardegna – da Radio Onda d’Urto

SCUOLA RESISTENTE
da Radio Onda d’Urto
 
Nicola Giua, insegnante e portavoce dei COBAS Scuola Sardegna è intervistato, e dialoga, con Stefano Bertoldi, insegnante, sociologo e collaboratore del CESP.
 
In questa puntata di Scuola resistente, si fa il punto sulla situazione della scuola italiana e del ruolo sociale dell’insegnante alla luce degli stop-and-go legati alla pandemia, della DAD e in generale della retorica del digitale per finire con gli imminenti quizzoni dell’INVALSI.
Il punto di partenza è l’assurdo passaggio di colore della Sardegna dal bianco al rosso nel giro di due settimane che denuncia un’incapacità totale nel gestire la pandemia, nel bloccare ciò che potrebbe non essere bloccato e nel lasciare carta bianca in altri ambiti.
 
Nicola Giua, responsabile dei COBAS della scuola della Sardegna ci ricorda nell’intervista per Radio Onda d’Urto che nel pieno silenzio dei media mainstream ci si sta preparando nuovamente, per il prossimo anno scolastico, alle classi pollaio, alle assunzioni precarie e a singhiozzo di insegnanti ”on-demand” il tutto condito da assenza totale di investimenti ”veri” in nuove strutture o in messa in sicurezza delle vecchie o appunto in stabilizzazioni del personale: insomma una presa in giro tragica sullo sfondo di una crisi economica che fa passare in secondo piano il problema della DaD e sul piano della salute, l’impegno sociale nel contenere il contagio.
Rispetto a questo è stato emblematico il divieto di mangiare e bere impartito dalla dirigenza di un liceo romano che denota più un’ossessione per le regole a prescindere dalla loro funzione sociale oltre che un’assenza di flessibilità che sfocia appunto in divieti inattuabili ed inutili.
Sarebbe bastato, in quel caso, una raccomandazione a consumare acqua e cibo all’aperto e col giusto distanziamento, chiudere le macchine erogatrici di merendine peraltro nocive per la salute e distribuire per la scuola colonnine per l’acqua potabile.
 
Contro un governo che prende in giro i ragazzi e le loro famiglie è stato indetto uno sciopero per il 6 maggio e ancora una volta si invita al boicottaggio delle imminenti prove INVALSI un mostro mangia-soldi che vuole standardizzare i ragazzi secondo le esigenze di Confindustria.
 
pubblicato il 19 aprile 2021
l’intervista è del 10 aprile 2021
 
 

https://drive.google.com/drive/folders/1Mlzxv0-R5mHw-rVS9PPKI1NfBRMYoKOj?usp=sharing

 

 

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