Sovranità politica e monetaria

sovranita-politicaSOVRANITA’ POLITICA E MONETARIA ,STATO DATORE DI LAVORO , NAZIONALIZZAZIONE DEI SETTORI ECONOMICI CHIAVE , FUORUSCITA DAI TRATTATI UE E DALL’ EURO

Si dice da parte dei media mainstream , e non solo , che l’Italia cede parte della sovranità all’Ue ma in verità la cede alla galassia finanziaria planetaria dato che la stessa Ue è solo uno strumento utilizzato dalle oligarchie postdemocratiche che governano tramite valvassori e valvassini . TTIP e RDIE non sono certo il frutto di confronti democratici e come le liberalizzazioni finanziarie senza regole sono state decise da oscuri decisori . Il progetto delle classi egemoni è del tutto traparente . Si governa con maggiore efficienza quando scompaiono i corpi intermedi (partiti ,sindacati ,associazioni…) e quando vengono disertate le urne elettorali . Vedi Monti “E’ il parlamento che inceppa le riforme strutturali …bisognerebbe aggirarlo…il vero problema dell’Italia è che si vota troppo spesso e sono ancora troppi ad andare a votare”. Il degrado dell’Italia e dell’Europa mediterranea è fortemente voluto e procede velocemente nella colpevole irresponsabilità dei parlamentari che si dicono di sinistra e dei sindacati confederali (a che serve un sciopero il 12 quando tutto è stato deciso ?) Con il Fiscal compact abbiamo firmato una cambiale in bianco . Qualora non “fossimo” in grado di ridurre il debito ventennale con una sventagliata di “risparmi” attorno ai 40 miliardi l’anno ( cosa ne può essere del welfare ,della scuola , della sanità…è facile immaginarlo) , scatterà una procedura automatica che porrà le sue fauci su quelle poche ricchezze che ancora non ci sono state depredate ( riserve auree , partecipazioni in Poste , Finmeccanica , Enel , Eni ,beni immobiliari ..) , mentre il collasso dei debiti pubblici dell’area mediterranea da il destro alla Germania di ripagare i suoi debiti attaverso tassi molto bassi inferiori al tasso di inflazione . Da questa UE bisognerà uscirne , preferibilmente anche con i Paesi del sud Europa , quanto prima con modalità che vanno discusse e affrontate in termini pragmatici . Ma per uscirne non bastano certo brillanti opuscoli e convegni . Si rende necessaria una rete di “alleanze” tra le forze alternative di sinistra che la smettano di giocare alla bella addormentata nel bosco e che si confrontino con un programma da offrire innanzitutto al popolo italiano ,un programma che sia uno spartiacque rispetto alla modestia delle politiche delle sinistre cosidette radicali e che abbia il vantaggio di essere credibile e fattibile . Obiettivi come quelli indicati nel titolo che vogliano indicare il recupero della dignità nazionale ,della democrazia reale ,della partecipazione popolare.E’ su tali basi che si può ripensare alla costruzione di una Unione europea solidale ,antimilitarista e aperta verso il Mediterraneo e il Medioriente
Una parola contro le guerre

Antonello Boassa

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