Successo dello SCIOPERO e delle MANIFESTAZIONI a CAGLIARI e SASSARI 14 febbraio 2020 – COBAS Scuola Sardegna

COBAS Scuola Sardegna

Comunicato Stampa – 14 febbraio 2020

In Sardegna grande successo dello SCIOPERO delle Scuole del 14 febbraio 2020, con migliaia di scioperanti e decine di Istituti chiusi, e delle MANIFESTAZIONI a Cagliari e Sassari

 

Lo Sciopero di oggi, 14 febbraio 2020, indetto in Sardegna dai COBAS Scuola Sardegna e dai Coordinamenti Precari Autoconvocati è pienamente riuscito con l’adesione allo sciopero di migliaia di colleghe e colleghi Docenti e Ata per protestare, in particolare contro la situazione del precariato della scuola in Sardegna e contro le procedure del prossimo concorso che verrà, a breve, bandito per le scuole secondarie.

A CAGLIARI si è tenuta una Manifestazione in piazza Galilei (di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna) indetta dai COBAS Scuola Sardegna, alla quale hanno partecipato alcune centinaia di Docenti e Ata stabilizzate/i e precarie e precari della Scuola.

Il Corteo degli studenti, con Friday For Future, tenutosi oggi a Cagliari contro il vergognoso progetto di metanizzazione dell’Isola è confluito e si è concluso in Piazza Galilei nella quale si sono tenuti vari interventi.

A SASSARI si è svolto un colorato e partecipatissimo Corteo (con un migliaio di presenze) organizzato dal Coordinamento Precari Autoconvocato di Sassari e dai COBAS Scuola Sardegna, con la partecipazione di altre forze del territorio e con vari interventi finali.

Alle iniziative di mobilitazione odierne hanno aderito anche altre organizzazioni che nelle scorse settimane hanno fatto un appello alla mobilitazione, e che ringraziamo per l’impegno nei confronti della Scuola Pubblica Sarda e per aver animato insieme ai Coordinamenti Precari Autoconvocati ed ai COBAS Sardegna le manifestazioni di Cagliari e Sassari (Sardegna Possibile, Caminera Noa, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e diverse altre realtà associative, culturali e comitati territoriali della Sardegna).

La lotta non si ferma poiché l’ultimo Decreto Scuola, ove non venisse modificato, prevederà un vero e proprio massacro per le precarie ed i precari della Sardegna.

Infatti, siamo contro le previste procedure concorsuali, che non mettendo a disposizione tutti i posti vacanti e disponibili rischia di generare una moltitudine di esodati, con tanti anni di servizio prestati nella scuola pubblica e, in particolare in Sardegna, costringerà tantissime/i colleghe/i, nella migliore delle ipotesi a scegliere tra il lavorare fuori dall’isola (almeno con il vincolo quinquennale) o diventare disoccupate/i dopo tanti anni di servizio nella scuola.

Inoltre, combattiamo ulteriori tagli degli Organici di Docenti ed Ata delle scuole della Sardegna e rivendichiamo un aumento degli organici con la riduzione del numero di alunne/i per classe poiché senza un sensibile aumento degli organici e delle risorse – aumenti non previsti negli attuali finanziamenti – rimarrà a rischio la funzionalità quotidiana delle nostre scuole.

Siamo anche contrari al continuo deferente (verso Governo e MIUR), dimensionamento con il taglio di Istituti Scolastici deciso dalla Regione Sarda. Infatti, nonostante la retromarcia della RAS, che ha ridotto i tagli inizialmente previsti, chiediamo la modifica degli assurdi parametri esistenti per il mantenimento delle autonomie scolastiche, che negli ultimi 15 anni sono state ridotte da 410 a 274, e chiediamo che tutti i fondi RAS disponibili non vengano spesi per finanziare le scuole private, per inutili e costosi progetti privi di alcuna reale ricaduta didattica (come i progetti Iscol@), e vengano, invece, assegnati alle scuole magari per la lingua, la storia e la cultura Sarda, i trasporti, le mense, i convitti e l’edilizia scolastica.

Abbiamo protestato anche contro l’atteggiamento dell’amministrazione scolastica che ha colpito il collega insegnante (nonché rappresentante sindacale), Andrea Scano con gravi sanzioni (ripetute sospensioni dal servizio), solo per aver, giustamente, posto in discussione lo scriteriato e incontrollato utilizzo del Registro Elettronico.

Infine, lottiamo per un contratto che preveda veri aumenti ed almeno un pieno recupero salariale di quanto perso negli ultimi anni da Docenti e Ata, per il rientro in Sardegna dei “dispersi” in tutta Italia dall’algoritmo MIUR, per il potenziamento degli organici ATA, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti, il ripristino integrale delle sostituzioni con supplenze temporanee e per una vera democrazia sindacale e la libertà di assemblea in orario di servizio.

per i COBAS Scuola Sardegna – Nicola Giua

 

 

Stampa – SCIOPERO della Scuola in Sardegna e Manifestazioni CA e SS 14-02-2020

 

 

Foto delle MANIFESTAZIONI di CAGLIARI e SASSARI

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