DIDATTICA a DISTANZA: pensieri, parole, opere e, soprattutto, omissioni – di Andrea Scano – maestro

4 Risposte

  1. Gianni ha detto:

    Belle riflessioni, che condivido in larga parte.
    Non sono oggetto di imposizioni (appenderebbero male) e per mantenere la relazione con i miei alunni non ho aspettato Azzolina e, tantomeno, Bruschi.
    Non mi piace, però, la dichiarata obbligatorietà della DAD perchè di fatto (e Andrea l’ha scritto) ci mette le mani in tasca rispetto a beni che paghiamo dal nostro reddito netto.

  2. Giuseppina ha detto:

    Ciao ,certi presidi ci minacciano quasi ,però tutti quanti i colleghi ,nonostante pesta e corna.,si sono.preparate una piattaforma ,hanno iniziato il loro lavoro .Nessuno ne sapeva niente ,nessuna unione ,per far capire ,che non avremmo dovuto accettare i loro ricatti .Sino a quando a scuola ci saranno colleghe del genere ,nulla potra ‘ cambiare .

    • Anonimo ha detto:

      Conosciamo bene il fenomeno … noi però non stanchiamoci mai di fare la nostra parte. Divulgare articoli come questo, porre questioni, invitare i colleghi a riflettere. A furia di insistere i risultati arriveranno. Poi ricordiamoci che, stante le norme attuali, i dirigenti non possono imporre alcunché.

  3. Anonimo ha detto:

    Condivido pienamente tutto , purtroppo la classe docente prende per ” buono” come tanti soldatini tutte le …” stupidaggini” che i ministri di turno ci propinano.

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